Perugia; Protocollo d’intesa tra GdF e Regione Umbria sul settore spesa sanitaria regionale

NewTusciaUmbria – PERUGIA – L’attività di contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica si arricchisce di un ulteriore strumento. Dopo la sottoscrizione, nel marzo  scorso,  di  un  protocollo  d’intesa  per  il  controllo  dell’impiego  dei  fondi  stanziati nell’ambito  del  P.N.R.R.,  mercoledì  6  luglio,  infatti,  la  Presidente  della  Regione  Umbria, Dott.ssa  Donatella Tesei  e  il  Comandante  Regionale  Umbria  della  Guardia  di  Finanza , Gen.  B.  Alberto  Reda  hanno  siglato  un nuovo  accordo  che  prevede  lo  scambio  informativo  per  l’individuazione  di  eventuali  irregolarità  nel  delicato settore della sanità regionale.

L’accordo, della durata  di  tre  anni,  dedica  una  particolare  attenzione  alle  attività  svolte  in  convenzione  dalle strutture autorizzate, nonché alle anomale prescrizioni di medicinali, al controllo delle esenzioni dal pagamento del ticket, all’acquisizione di materiali e di strumentazione medica, fino al  regolare  esercizio  della  libera professione in regime di intramoenia, con il fine di migliorare, sempre più, l’equità e la solidarietà sociale.

In particolare,   la  Regione  Umbria  metterà  a  disposizione  della  Guardia  di  Finanza  informazioni  ritenute d’interesse  per  la  prevenzione  e  la  repressione  di  illeciti  nei  citati  settori,  per  la  successiva  valorizzazione  in chiave operativa ad opera dei Reparti del Corpo.

La collaborazione assume particolare rilievo per  la  Regione  Umbria,  sia  per  il  volume  della  spesa  sanitaria regionale  (circa  2.200  milioni  di  euro  negli  anni  2020  e  2021)  che  per  gli  effetti  prodotti  dall’emergenza  da COVID-19, che ha reso il settore dell’assistenza sanitaria  maggiormente  appetibile  ai  potenziali  promotori  di azioni distorsive del corretto utilizzo delle risorse pubbliche.

Per il Comando Regionale Umbria, l’intesa si pone in linea con le direttive del Comando Generale del Corpo che rimarcano, anche per il 2022, l’importanza della tutela della spesa pubblica e, nello specifico, di quella sanitaria, attesa l’entità  delle  risorse  in  gioco,  anche  con  riguardo  agli  appalti  di  lavori,  di  servizi  e  di  forniture  destinati alle strutture ospedaliere regionali.

 

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