Al via il workshop editoriale all’Accademia di Belle Arti di Perugia

NewTuscia Umbria – PERUGIA – Torna il laboratorio di Design della comunicazione che ha l’obiettivo di realizzare progetti e start up per giornali cartacei e web, dalla moda all’arredamento, alla grafica. L’iniziativa, in collaborazione con la rivista Riflesso, è stata anche attivata nelle migliori scuole italiane di design, fashion e comunicazione.

All’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” riprende il via il laboratorio editoriale in Design della Comunicazione, una iniziativa organizzata all’interno della cattedra di Design in stretta collaborazione con il magazine Riflesso. Un appuntamento che torna dopo il successo ottenuto nel 2018 con la prima edizione della stessa attività laboratoriale, realizzata a suo tempo in sinergia con il Dipartimento di Ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Perugia, da cui ha preso forma l’inedita pubblicazione Riflesso Emergency, incentrata sulla “cultura delle emergenze”, che ha ottenuto l’importante riconoscimento Adi Index, fino ad arrivare in finale del prestigioso premio Compasso d’Oro.

Professionisti dunque che salgono in cattedra per apportare la loro esperienza agli studenti, una delle peculiarità da sempre sostenute dalla professoressa Elisabetta Furin, coordinatrice del Dipartimento di Progettazione e di Arti Applicate dell’Accademia. “Dopo una serie di lezioni tecniche sul mondo della comunicazione editoriale – spiega – gli studenti vengono invitati a partecipare alla simulazione di un prodotto editoriale in versione cartacea o web su uno dei temi del Design, quindi dalla moda all’arredamento, alla grafica. L’obiettivo è quello di fornire loro competenze per dare vita a progetti e start up editoriali. Ma anche di informarli sulle evoluzioni del mondo della comunicazione e delle sue molteplici declinazioni, specificatamente applicate al mondo del design, della moda, dell’arte, dell’architettura, in un processo continuo di contaminazione multidisciplinare, che coinvolge anche tematiche di rilevanza sociale”

Dopo la prima positiva esperienza, l’Accademia ha deciso di replicare questa formula vincente – stavolta da remoto causa Covid-19 – che coniuga simultaneamente la parte teorica con quella pratica, in un processo di apprendimento sia individuale che di gruppo. Il laboratorio è tenuto dal fondatore e vice-direttore della rivista Riflesso, Carlo Timio, e dell’architetto e direttore artistico Alessio Proietti, insieme a ospiti e collaboratori del gruppo Riflesso. “Ogni forma di progettualità nei più diversi campi della cultura artistica (dalle arti visive, comparto sempre vivissimo e propositivo, alle arti applicate, ivi compreso il design che sempre più si relaziona con molteplici campi dell’agire umano) – commenta soddisfatto il direttore dell’Accademia, il professor Emidio De Albentiis – ha necessità di essere fatta conoscere attraverso specifici canali di comunicazione altamente specializzati. Per parafrasare una celebre teoria di un geniale uomo di teatro, Carmelo Bene, la poesia – anche di sommi geni come Giacomo Leopardi, Emily Dickinson o Eugenio Montale – senza essere recitata da un interprete rischia di restare chiusa in un limbo in cui resta silente: allo stesso modo un progetto di design ha bisogno di essere letteralmente portato alla luce e fatto conoscere. E l’Accademia, in particolare la professoressa Elisabetta Furin, ha meritoriamente promosso un’iniziativa ispirata proprio a queste idee, grazie allo stretto rapporto con il magazine Riflesso, diretta con validi risultati da Carlo Timio, con cui l’Accademia collabora positivamente da molti anni”. 

L’attività di laboratorio, che rappresenta da diversi anni una consolidata e significativa realtà editoriale e formativa a livello italiano, è stata anche attivata nelle migliori scuole di design, fashion e comunicazione d’Italia, oltre che in diverse università pubbliche e private tra cui lo Ied di Milano (Scuola di Management e Comunicazione), il Polimoda di Firenze (Corso in Fashion Design), l’Università di Perugia (Corso di Design e Scienze della Comunicazione), la Iulm di Milano (Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali) e l’Istituto Marangoni di Milano (Dipartimento di Design).

 

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